mercoledì 23 giugno 2010

L'uomo che cadde sulla Terra

Roma, 31 maggio 1881
Cara Rosina, il dottor Bormioli partì in questo momento da Roma e ti porterà mie notizie. Io sto benissimo di salute, e attendo notizie tue e dei figli. Starò qui ancora qualche giorno. Spero che avrai ricevuto la mia lettera del giorno 28 e che avrai fatto fare l'indirizzo a quella che vi ci ho accluso per essere spedita in America. Dirai a Vincenzo che allestisca il vino da far partire, e che sia pronto prima del giorno 10. Se sarò a casa farò la spedizione io stesso, seno scriverò a chi deve indirizzarlo. Tornerò a scriverti presto.
Oggi devono tagliare il fieno nel campo. Raccomando che sia pesato per norma. Il Gigio ti dovrà pagare settantacinque lire; io credo di dovergli venti o venticinque soldi per servizi fattimi. Dimmi se i manenti hanno seminato la meliga, se hanno fatto il fossato intorno al campo della stazione, se vi è dell'uva, se i bachi vanno bene e se il grano promette. Tanti baci ai nostri bambini e a te. Addio...

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